L’Italia si conferma come un leader europeo nel settore, avvicinandosi rapidamente agli obiettivi di recupero di materia fissati dall’Unione Europea per il 2025-2035. Questa posizione di spicco emerge chiaramente nel Rapporto annuale ‘L’Italia che Ricicla’, presentato a Roma da Unicircular di Assoambiente.
Riciclo: progressi e sfide
L’Italia ha già superato alcuni obiettivi, come nel caso del riciclo degli imballaggi. Tuttavia, la sfida rimane nel ridurre significativamente la quota di rifiuti che finiscono in discarica entro il 2035. Con un tasso di riciclo dei rifiuti urbani del 51,4% e un tasso di riciclo degli imballaggi del 72,8%, l’Italia si posiziona tra i nove Stati membri dell’UE più virtuosi nella gestione dei rifiuti.
L’Agenda di Lavoro 2024-2025
Il Report di Assoambiente ha delineato un’agenda di lavoro per i prossimi due anni, proponendo un manifesto programmatico per l’industria italiana del riciclo. Questo include l’adozione di certificati, l’estensione del meccanismo dei certificati bianchi, e la promozione di quote di materiale riciclato nei prodotti.
Innovazioni e Strategie per il Futuro
Il report sottolinea l’importanza di un recupero energetico complementare al riciclo, l’iter autorizzativi più rapidi per nuovi impianti, e l’ecodesign. Inoltre, propone nuovi schemi di responsabilità per i produttori e l’armonizzazione delle normative sul trasporto dei rifiuti.
Prospettive
Paolo Barberi e Chicco Testa, rispettivamente presidente della Sezione Unicircular di Assoambiente e presidente di Assoambiente, hanno sottolineato la crescente importanza dell’industria del riciclo nel contesto del cambiamento climatico e della transizione verso un’economia circolare. Hanno evidenziato la necessità di un sostegno adeguato da parte dei decisori politici per rimuovere gli ostacoli che frenano lo sviluppo del settore.
Fonte articolo www.adnkronos.com.